L’Oreal , i giovani e il mondo del lavoro

“E’ questa la vita che sognavi da bambino” , è la frase di una canzone di Jovanotti, l’ho riletta su un muro a Formentera la scorsa estate e tante volte me la ripeto e penso, sì, è proprio questa. E voi, siete contenti della vostra vita, del lavoro che state facendo o meglio, è quello per cui avete studiato? O siete anche voi come Marta, la protagonista del film Tutta la vita davanti, che si trovava da laureata a fare la centralinista in un call center ? Bhe, se la risposta è no , non spaventateti, siete in tanti. Trovare la propria strada lavorativa non è facile e lo è ancora di più in questo periodo di difficoltà. L‘Oreal ha cercato tramite un’indagine Ipsos di capire come saranno i futuri lavoratori nel nostro Paese, presentandola qualche settimana fa ad una conferenza stampa proprio nella sede della multinazionale a Milano. Il risultato della ricerca è stato che il 50% dei giovani italiani tra i 19 e i 26 anni che frequentino l’Università nel nostro Paese o all’estero vuole ancora trovare lavoro in Italia. Strano direte! Eppure nel nostro Paese ancora in tanti ci credono, ma dalla ricerca sono risultati alcuni dati rilevanti. Soprattutto quanto sia importante studiare all’estero, prima di tutto per imparare una lingua e poi come esperienza formativa molto forte e per poter poi entrare in contatto con aziende estere, magari facendo una prima esperienza lavorativa in Europa. Ma in moltissimi però rimangono col desiderio di torare in Italia. Insieme a Cristina Scocchia, amministratore delegato di LOreal Italia, hanno commentato i risultati i rettori del Politecnico di Milano Giovanno Azzone, Gianni Canova, prorettore della Iulm , Andrea Sironi, rettore della Bocconi, Gianluca Vago, rettore della Statale. L’obiettivo di l’Oreal è quello di attrarre talenti e aiutarli a trovare qui un lavoro appagante, in linea con le proprie aspettative.

Io l’ho trovata molto interessante, insomma, questi giovani sono tutto tranne che bamboccioni, come eravamo stati definiti qualche anno fa , studiano in Italia e all’estero, lavorano per manternersi e poi sperano di trovare un lavoro e far carriera per meritocrazia. Anzi, per chi rimane in Italia le sfide sono forse più grandi, ma solo chi osa riesce a raggiungere grandi obiettivi. E’ qualcosa in cui credo in prima persona. 
Quindi faccio un grande in bocca al lupo a chi la sua strada lavorativa la sta per intraprendere solo ora o è vicino alla laurea. Non è facile come si può pensare, ma quando si crede in quello che si fa, si ha la giusta preparazione, gli obiettivi si raggiungono! 

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