Paris haute couture

Non mi piace parlare di Alta Moda perché mi sembra talmente qualcosa di lontano da noi che è un po’ un farsi male per niente. E’ come quando sei a dieta e devi ritirare la torta di tua nonna in pasticceria o pagare il bollo dell’auto il giorno in cui trovi le scarpe dei tuoi sogni. Ad ogni modo vi posto alcune delle immagini delle sfilate di Parigi che più mi hanno colpito perché adesso non è che non mi piaccia, anzi. L’alta moda è una vera e propria forma di arte, fatta di creatività e sartorialità, con pezzi che non potranno essere mai realizzati per il mercato, ma che vedremo solo sui red carpet di chissà quale evento. 
E’ la moda senza limiti, il sogno di ogni stilista
Super Donatella Versace è tornata a sfilare a Parigi con una collezione coloratissima, con abiti fluo arancioni, cedro e verde, interrotti dall’oro e dal’argento.  Abiti sexy, femminili, con grandi lavorazioni soprattutto sui corsetti. 
I do not like talking about haute couture because it seems so far away from us thatsomething is a bit ‘one getting hurt at all. It ‘s like when you’re dieting and you have to pick up the cake in the bakery or your grandmother to pay the stamp duty on the day of the car are the shoes of your dreams. Anyway you put some pictures offashion shows in Paris have struck me most now is not because I do not like it,indeed. High fashion is a true art form, with the creativity and tailoring, with pieces that can never be made ​​for the market, but we’ll see only on the red carpet of some kind of event.
And ‘fashion without limits, the dream of every designer.

Super Donatella Versace has returned to show in Paris with a collection of colorful, with orange fluorescent clothing, cedar and green, broken gold and silver. Sexy clothes, women with large working primarily on corsets.


Da sogno gli abiti Dior, fatti di organze ricamate e maniche ampie, con il punto vita segnatissimo, ricordano vagamente i film anni 50, richiamato anche dai tessuti, come il pied de coq, gli scozzesi, il tulle. Abiti con maxi volumi che fanno tanto Dior, spettacolari, i miei preferiti. 

Il blu e tutte le sue declinazioni sembra l’unico punto d’incontro della collezione Chanel, con abiti semplici, ispirati vagamente alle divise delle hostess, belli anche gli abiti i ricamati con decori di grande lavorazione. 

Io amo Giambattista Valli, ve l’avevo detto e il mio amore qui trova conferma dopo la sfilata dello scorso anno. Una sfilata molto classica, elegante, assolutamente chic. Lo stilista non ha cercato di realizzare capi forzatamente appariscenti, ma puramente belli, con preziosi ricami e delicate fantasie. 

Prosegue la carrellata con Re Giorgio Armani, con una sfilata senza un tema vero e proprio se non quello della ricerca della bellezza, proponendo ogni modello come un pezzo a se stante. Spiccano i colori forti e le fantasie a contrasto, ricami colorati, abiti che sembrano spezzati in due pezzi. 

Chiudo questa carrellata con Elie Saab e suoi abiti eterei. Questi sono veri abiti da sogno, in cui tessuti e lavorazioni richiedono giorni e giorni per la realizzazione, ma il risultato è strabiliante.  Sembrano usciti dal mondo delle fiabe, adatti ad una moderna ninfa. 

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